Della donna aracnide di Luigi Musolino

20.01.2025

Estate 1992: Filippo e Martina, fratello e sorella, attendono impazienti la festa del patrono e l'arrivo delle giostre. Sono bambini come tanti, intrappolati nella sonnolenta routine della provincia e in una realtà familiare che giorno dopo giorno si fa sempre più opprimente.
Quando nella piazza del paese fa la sua comparsa una nuova e bizzarra attrazione - il baraccone di Serafina, la Donna Aracnide - i due non vedono l'ora di poter assistere al misterioso spettacolo.
Saranno partecipi del disvelamento di un universo spaventoso, governato da una creatura affamata di disperazione e desideri inconfessabili che li condurrà in un lungo viaggio alla ricerca di un senso, di una speranza, di un riscatto.

                                        Recensione 

Il libro di Luigi Musolino esplora l'irreale mediante quell'attitudine nel sorprendere il lettore con un elemento diverso, imprevisto e imprevedibile, che altera una narrazione "costretta" a rimanere in bilico tra illusione e realtà in una vicenda dove la libertà poco alla volta si "deteriora" in un incubo senza fine.

L'autore sviscera diverse tematiche attraverso la sofferenza che caratterizza la catarsi psicologica dei protagonisti mossa dalla paura di vivere il futuro e dall'impossibilità di governare un presente stravolto che devasta alla fine anche gli affetti.

Con una scrittura incisiva e traslata l'autore emana ossessione ed angoscia attraverso traumi legati a ricordi, compensando violenza e compassione, raccontando l'orrore senza scindere emotività ed umanità, rendendo la lettura penetrante e vincolante anche grazie alla fragilità empatica dei suoi personaggi.

Passando dal desiderio alla paura, dalla meraviglia all'orrore, la verità si celerà portando morte e sconcerto esplorando la parte più profonda dell'animo umano per dimostrare che la ferocia non è manifesta solo nei mostri, ma anche celata nella solitudine e nell'incapacità di lasciarsi alle spalle il passato; la protagonista, nel disperato tentativo di ritrovare il fratello, cerca il modo per tornare a vivere per mettere fine ad una tormento, esaurendo il rancore nella speranza e nella vendetta bramata e consumata pagina dopo pagina nell'incertezza che quell'incubo fosse esistito solo nella sua testa.

Complimenti sinceri a Luigi Musolino perchè con il suo libro mi ha impegnato in una lettura angosciante e molto coinvolgente, riuscendo anche a far riflettere sulle fragilità emotive adolescenziali e sul valore dei legami familiari attraverso una storia sovrannaturale dove le aspettative e i desideri si trasformano in creature malevoli capaci di lasciare nel tempo cicatrici indelebili, governando la mente e la vita di vittime innocenti che cercano, per placare rabbia e rancore, vendetta che giorno dopo giorno diventerà per loro l'unica ragione di vita.   


                                                 LUIGI MUSOLINO

Nato nel 1982 in provincia di Torino, dove vive e lavora, Luigi Musolino è autore di diverse raccolte di racconti di weird fiction, horror e gotico rurale.
Il suo romanzo Eredità di carne è stato pubblicato da Acheron Books nel 2019 mentre la raccolta Un buio diverso. Voci dai Necromilieus è uscita per Edizioni Hypnos.
Le sue storie sono state tradotte e pubblicate negli Stati Uniti, in Irlanda, Ungheria, Russia, Spagna e Sudafrica.
Nel 2022 Valancourt Books ha pubblicato una selezione delle sue storie nella raccolta A different darkness and other abominations, finalista al World Fantasy Awards.

È il curatore di Caronte, collana dedicata alla letteratura del perturbante di Zona 42 con cui nel 2021 ha pubblicato la novella Pupille.

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