L'idolo elettrico di Miriam Palombi

29.12.2024

La cinica verità è che crediamo ciecamente all'esistenza di un dio benevolo… ma è tutta una bugia.

In un futuro prossimo, la pioggia ha nettato i mali del mondo e poi lo ha sterminato. I Giorni del Caos hanno cancellato anche il ricordo di come fosse la civiltà, e l'umanità sopravvissuta è allo sbando. Le leggi sono dettate dall'Idolo Elettrico; la voce impersonale giunge fin nel sottosuolo in un loop ipnotico, dicendo al popolo stipato nel Nucleo cosa fare.

Sirone lo sa bene, è un cercatore. Il suo compito è raccogliere ogni traccia della Vecchia Tecnica, così che si possa ricostruire il passato, e per farlo è costretto a recarsi in superficie, percorrendo le strade deserte di una Capitale irriconoscibile. Quando, per l'ennesima volta, la voce distorta del loro Dio, invece di pronunciare parole consolatorie, esige altro sangue, Sirone si convince che l'Idolo Elettrico non sia quello che tutti credono. Ma da dove proviene la voce dell'Idolo Elettrico? Per rispondere a questo interrogativo Sirone dovrà muoversi nello scenario di una Roma post apocalittica, tra le vestigia della città eterna in decadenza e il pericolo di imbattersi nei Resilienti, creature brutali dominate dall'istinto e dalla fame, nel disperato tentativo di riconquistare la propria umanità.


                                                 Recensione

L'idolo elettrico di Miriam Palombi è una storia breve ma intensa segnata da atmosfere cupe dove, vagando in una città post apocalittica, la mente abbandona il ricordo per essere guidata senza ragione pur di sopravvivere.

Un aria irrespirabile sembra la contaminazione fatta dall'uomo che abbandona la responsabilità del libero arbitrio per farsi manovrare come un burattino da una voce metallica che prende decisioni dense di violenza ed orrore, a cui farsi domande potrebbe essere pericoloso.

Dannoso e nocivo quindi diventerà il ricordo perchè richiamerebbe una verità troppo deleteria riportando alla vera natura dell'uomo che adesso regredisce per far parte di una farsa in un mondo auto distorto dall'incapacità di essere cosciente.

Attraverso il recupero di ciò che era si arriverà alla verità che sconcerta ancor di più perchè costruita su una menzogna assimilata ormai come una droga capace solo di stordire, per non essere più razionali: in una realtà distopica che, in un certo senso riflette una società moralmente vicina a noi, alla "rovina" si contrappone la volontà di spezzare catene invisibili per scoprire poi che queste erano state  messe da chi aveva deciso di assecondare un Credo sbagliato solo nella speranza apparente di sopravvivere all'oblio.

Un libro dove troviamo tanti riferimenti stilistici che richiamano ad ambientazioni tipiche dei vecchi "Urania", conservando sfumature ben definite che l'autrice però arricchisce con differenti strumenti (come la musica) che evolvono la narrazione per renderla singolare e soprattutto per "impegnare" il lettore, in maniera più contemporanea, alla riflessione più profonda su tematiche che toccano moralità e umanità.



Miriam Palombi nasce a Milano nel 1972. Autrice di narrativa horror, dark fantasy e mistery. Le sue opere esplorano un universo macabro e spettrale, ispirandosi ai temi più classici del genere.
Impegnata nella divulgazione della cultura horror, curatrice della collana horror della DZ Edizioni, co-fondatrice del blog "Horror Cultura." Tra i redattori della rivista "Massacro".

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